... lo fa per due condizionali implicazioni di base:
- Nell'epoca di internet è tecnicamente accessibile a tutti e con minimali o nulli costi finanziari, condurre in essere un progetto di questo tipo dacché si può vendere qualsiasi oggetto, siano delle vecchie ciabatte o dei testi, semplicemente esponendoli in un sito di compravendita che ti propone la formula... "ospitiamo il tuo annuncio e ci paghi la commissione soltanto se vendi". I controlli sulla qualità di quanto proposto alla vendita, sono pressoché inconsistenti! Come eBuy insomma, medesimi criteri!
- I suoi contenuti non sono interessanti per l'editoria imprenditoriale, quella che investe nella pubblicità e vuole ottenere adeguati ricavi, preoccupandosi anzitutto che siano vendibili, prescindendo da priorità di qualsivoglia tipologia, etica o qualitativa.
La mia dissertazione concerne il principiante, poiché "lo sono stato" e presumo di avere imparato abbastanza, ma dagli errori compiuti ne soffro considerevoli complicazioni e vorrei aiutare a evitarli.
Due sono gli errori basici, che diverranno ostici da correggere:
- Il registro linguistico.
La terminologia deve essere il più possibile familiare o notoria al pubblico che si prevede interessato a quel contenuto, altrimenti la lettura gli diviene faticosa e "antipatica". E' dunque consigliabile impostare l'appropriata dialettica, già dalla prima stesura. Ad esempio... un testo previsto per un pubblico generico, dovrebbe evitare il cosiddetto "metalinguaggio", quello che va delucidato con ulteriore linguaggio... e che si è tentati di aspergere sulla propria scrittura per apparire "colti"... la lingua italiana e ricca di termini univoci semplici e non fidatevi di chi afferma "la lingua inglese è particolarmente adatta alla scienza e alla tecnica..." quella italiana non l'ha imparata...
- La piattaforma di pubblicazione.
Assicurarsi di avere il completo controllo della pubblicazione, sia nell'apportare correzioni sia nel rimuoverla del tutto dallo spazio di esposizione e vendita.
La mia negligenza in questo è stato l'errore più "spietato", ritrovandomi con i testi aggiornati in vendita, accanto alle prime versioni di molti anni prima (alcuni praticamente delle bozze) vendute senza autorizzazione e peraltro utilizzando file da me cancellati, ma "miracolosamente" sempre in grado di generare libri cartacei. Ne approfondirò...
- Nell'epoca di internet è tecnicamente accessibile a tutti e con minimali o nulli costi finanziari, condurre in essere un progetto di questo tipo dacché si può vendere qualsiasi oggetto, siano delle vecchie ciabatte o dei testi, semplicemente esponendoli in un sito di compravendita che ti propone la formula... "ospitiamo il tuo annuncio e ci paghi la commissione soltanto se vendi". I controlli sulla qualità di quanto proposto alla vendita, sono pressoché inconsistenti! Come eBuy insomma, medesimi criteri!
- I suoi contenuti non sono interessanti per l'editoria imprenditoriale, quella che investe nella pubblicità e vuole ottenere adeguati ricavi, preoccupandosi anzitutto che siano vendibili, prescindendo da priorità di qualsivoglia tipologia, etica o qualitativa.
La mia dissertazione concerne il principiante, poiché "lo sono stato" e presumo di avere imparato abbastanza, ma dagli errori compiuti ne soffro considerevoli complicazioni e vorrei aiutare a evitarli.
Due sono gli errori basici, che diverranno ostici da correggere:
- Il registro linguistico.
La terminologia deve essere il più possibile familiare o notoria al pubblico che si prevede interessato a quel contenuto, altrimenti la lettura gli diviene faticosa e "antipatica". E' dunque consigliabile impostare l'appropriata dialettica, già dalla prima stesura. Ad esempio... un testo previsto per un pubblico generico, dovrebbe evitare il cosiddetto "metalinguaggio", quello che va delucidato con ulteriore linguaggio... e che si è tentati di aspergere sulla propria scrittura per apparire "colti"... la lingua italiana e ricca di termini univoci semplici e non fidatevi di chi afferma "la lingua inglese è particolarmente adatta alla scienza e alla tecnica..." quella italiana non l'ha imparata...
- La piattaforma di pubblicazione.
Assicurarsi di avere il completo controllo della pubblicazione, sia nell'apportare correzioni sia nel rimuoverla del tutto dallo spazio di esposizione e vendita.
La mia negligenza in questo è stato l'errore più "spietato", ritrovandomi con i testi aggiornati in vendita, accanto alle prime versioni di molti anni prima (alcuni praticamente delle bozze) vendute senza autorizzazione e peraltro utilizzando file da me cancellati, ma "miracolosamente" sempre in grado di generare libri cartacei. Ne approfondirò...
