NONOSTANTE, AMAZON FUNZIONA...

Consiglio però delle precauzioni. Se il vostro testo e passibile di modifiche a titolo e sottotitolo, limitatevi a pubblicare in ePub, poiché avete piena libertà di correggerlo ed eventualmente rimuoverlo anche dalla visualizzazione e farlo in cartaceo, soltanto quando siete sicuri che rimarrà immutato. 


Se non muterà la politica di AMAZON, i cartacei rimarranno visibili "in eterno" assieme a glorie e infamie del povero auto-pubblicante...

Comunque sconsiglio di apporre i sottotitoli, la collana o serie ecc...negli appositi spazi impostazione dettagli delle versioni cartacee, ma eventualmente farlo dalla compilazione della copertina. In caso di ripensamento avrete più margine per aggiornare. Sarà visibile soltanto sulla copertina e non nei dettagli di pubblicazione e l'eventuale discapito di rilevazione ai motori di ricerca, potete compensarlo con la sinossi e la presentazione nell'annuncio specifico.

Ho iniziato questo blog, sospinto da quell'AMAZON... felice di assistermi!
 
Aggiornamento... Nel mese di Febbraio 2020 Amazon mi bloccò un testo in inglese, poiché nel sottotitolo appariva il vocabolo "negretti", togliendolo dalla visualizzazione. Considerato che l' "offensivo vocabolo" appariva anche nei contenuti in diversi testi tematici analogni in italiano, ma obsoleti e tolti dalla vendita, colsi l'occasione per segnalarlo e chiederne la rimozione... ma non ci caddero...

I testi rimaserò visibili e decisi che per me ormai in Amazon libri ero bruciato e chiusi l'account, pubblicando esclusivamente testi elettronici in Google Play...
 
 
 
 
 

1 commento:

Ulisse Di Bartolomei ha detto...

Attenzione! Questo sito è stato violato (con sistema automatico che sostituisce passw e casella di recupero) da oltre tre anni e sino al momento attuale 26/6/2021 i proventi dei testi venduti li riceve quel gran figlio di buona madre... con la complicità di Google che non si ritiene responsabile se qualcuno buca i suoi sistemi di sicurezza e della polizia postale che dice che è colpa mia per aver inserito una passw debole (ma chi glielo ha detto che era debole...) e che non si occupano dei casi privati e (implicito) se dei delinquenti bombaroli lo usano per comunicare (una tipologia a caso...) idem... Scusate mi sto dilungando su dettagli che non vi interessano. Volevo soltanto avvisare che il testo è obsoleto e quanto prima lo ripubblicherò altrove aggiornato. Questo, a quanto pare, rimarrà in eterno poiché soltanto Google può correggere l'ackeraggio e se non lo vogliono fare perché non sono responsabili e la passw era debole... ma come cavolo fanno a sapere che la mia passw era debole? Poliziotti e informatici sono pure chiaroveggenti? Eppoi singolarmente siamo tutti "privati"! La polizia postale italiana chi difende?